"L'essere umano ha un compito fondamentale di crescita, sviluppo e apprendimento. Il bambino viene al mondo con una programmazione interna a sviluppare le sue abilità fondamentali, ad apprendere modalità di risposta alle situazioni che vive, modellare comportamenti, acquisire conoscenze.
A lungo il dibattito scientifico si è posto l’interrogativo di cosa sia alla base del nostro processo di sviluppo: se siamo il frutto della programmazione genetica o se la nostra maturazione dipenda dall’esperienza e dall’apprendimento. Per un lungo periodo abbiamo pensato a questi due elementi come separati ed in un certo modo indipendenti alimentando un dibattito fondato su una diatriba “natura vs cultura”.
Le conoscenze degli ultimi anni ci stanno mostrando con tutta evidenza che invece il programma genetico e le esperienze sono intrecciati e continuamente concorrono allo sviluppo dell’essere umano. I geni costituiscono il codice basilare che dota il cervello della programmazione ad acquisire le sue abilità, ma il processo di acquisizione e maturazione delle abilità stesse è permesso largamente dalle esperienze, dagli stimoli ambientali, dall’apprendimento.
In particolar modo i comportamenti, la connotazione emotiva che assumono situazioni, persone ed esperienze, le modalità di risposta alle varie situazioni sono strettamente modellate dalle specifiche esperienze che viviamo, in particolare da quelle più ripetute e stabili che accadono nei nostri primi anni di vita.
Il nostro cervello ha la capacità di stabilire memorie e rafforzare quegli schemi di stimolo-risposta che sono più ripetuti fino ad acquisirli come un apprendimento di base. Molti dei nostri comportamenti, delle emozioni che viviamo rispetto agli altri, alle relazioni, alle sfide, al cambiamento, al dolore ed agli altri fatti fondamentali della vita hanno origine in questo intreccio indissolubile tra i nostri schemi di base, e le specifiche esperienze che abbiamo avuto.
Questa capacità di modellarci rispetto alle esperienze è massima nella prima infanzia ma resta operante, seppur con minore flessibilità, nell’età adulta. L’apprendimento rimane una possibilità aperta dell’essere umano e dipende in grande parte dalla qualità delle esperienze che facciamo. La Biodanza costruisce uno spazio esperienziale particolarmente importante perchè caratterizzato da una particolare intensità ed interezza dell’esperienza stessa: la vivencia.
Esperienze fortemente integrate, emotivamente significative e dense, vissute nel presente e quindi accessibili a tutti i livelli di elaborazione umana, sono in grado di permetterci cambiamenti negli stili fondamentali di avvicinamento e risposta all’altro, di accostamento al mondo emotivo, di espressione, costituendo nuove memorie in grado, se non di cancellare gli apprendimenti disfunzionali del passato, per lo meno di affiancarli e consentirci nuove possibilità di scelta.